
Ci tengo a evidenziare la magia di questi momenti particolari di cui sono disseminate le giornate e la vita intera: l'apparire delle cose e delle persone, ad ogni passo, in ogni luogo, in città e in campagna; il loro venirci incontro gratuito, come un dono, il loro guardarci. Sono momenti privilegiati che caricano il nostro animo di attesa indistinta e il nostro essere per strada della gioia della sorpresa e della scoperta. E "la sorpresa è la grande fonte dell'emozione".
Si vive questa sensazione con intensità particolare quando si viaggia in treno seduti in direzione in cui va il treno, vicino al finestrino: come un fiume le cose vengono incontro; appaiono da lontano, minuscole, si avvicinano, si fanno più grandi, inondano gli occhi; si rivelano nella verità della loro figura e dei loro colori; si ha l'impressione di non essere noi ad andare verso di loro, ma loro a venire verso di noi, quasi addosso, come un'onda alta che si rovescia su di noi.
Se di tanto in tanto si guarda anche dal finestrino opposto, si ha proprio la sensazione si solcare un mare di cose, come se si fosse su una nave: prati, alberi, messi, casolari, persone, macchine, fiumi, ponti, binari, colline, scogliere, paesi..., da una parte e dall'altra.
Andare è incontrare.
È una grande fortuna riuscire a conservare il potere e l'attesa di essere stupiti.
[Da "Dalle Parole al Dialogo" di Giuseppe Colombero]
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