... Ci si potrebbe domandare se l'estraneità è fatta più di odio o più di indifferenza. Senza dubbio d'indifferenza.
La persona che si odia è tutt'altro che assente; è ben presente, ben viva e fissa nella mente e ara in lungo e in largo quel povero cervello e lo trafigge con pensieri ed emozioni spiacevoli.
Non c'è lavoro più faticoso e più logorante dell'odiare; l'odio lavora senza sosta, giorno e notte; sgretola cervello e anima. L'odio è uno scimmione che si porta sulle spalle con gli unghioni ben infissi dentro nella carne, giorno e notte.
Bisogna essere molto sciocchi per nutrire odio! Un uomo normale non ci casca.
[Da "Dalle Parole al Dialogo" di Giuseppe Colombero]
La persona che si odia è tutt'altro che assente; è ben presente, ben viva e fissa nella mente e ara in lungo e in largo quel povero cervello e lo trafigge con pensieri ed emozioni spiacevoli.
Non c'è lavoro più faticoso e più logorante dell'odiare; l'odio lavora senza sosta, giorno e notte; sgretola cervello e anima. L'odio è uno scimmione che si porta sulle spalle con gli unghioni ben infissi dentro nella carne, giorno e notte.
Bisogna essere molto sciocchi per nutrire odio! Un uomo normale non ci casca.
[Da "Dalle Parole al Dialogo" di Giuseppe Colombero]
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Stefi(sword)